I traumi dentali sono frequenti soprattutto nei ragazzi e sono spesso conseguenza di incidenti stradali, cadute durante l’attività sportiva, piccole imprudenze giocando con oggetti contundenti. Possono inoltre essere provocati da abitudini scorrette, come ad esempio mordere le penne e aprire le bottiglie con i denti, oppure dalla presenza di piercing su labbra o lingua. Correggere i propri comportamenti è il primo passo per ridurre il rischio di fratture, dopodiché, come in ogni altra patologia dentale, il trattamento tempestivo è fondamentale sia per alleviare il dolore sia per migliorare la prognosi.

Quando si verifica un trauma dentale è importante sapere cosa fare e raggiungere il prima possibile uno studio odontoiatrico.

Nel caso di perdita di un dente permanente, il tempo massimo che dovrebbe intercorrere tra l’evento traumatico e il reimpianto è di 2-3 ore. 

Come agire? 

Afferrare il dente caduto per la corona, senza toccare la radice;sciacquarlo con attenzione sotto acqua corrente fredda; inserirlo immediatamente nella posizione originale effettuando una leggera pressione con le dita (meglio preservare l’igiene usando una garza). Qualora non fosse possibile procedere al reimpianto immediato, conservare il dente in un contenitore con latte o soluzione fisiologica; in mancanza di entrambi può essere conservato tenendolo in bocca e facendo attenzione a non ingerirlo. Se notate che il dente si è spezzato, cercate il frammento e conservatelo nella soluzione fisiologica.

Cosa aspettarsi all’arrivo dal dentista?

 Prima di tutto la detersione e la disinfezione delle ferite, la rimozione di eventuali frammenti ossei, il controllo del sanguinamento e la sutura dei tessuti molli. Cercate di ricordare l’ultima volta che avete fatto l’antitetanica perché potrebbe essere necessario un richiamo.

I traumi ai denti, che siano fratture coronali semplici o complicate, contusioni o abrasioni, che coinvolgano o meno labbra e mucose, prevedono un esame clinico che consiste nella valutazione dei tessuti traumatizzati, nel controllo del cavo orale e di eventuali anomalie nell’occlusione. Potrebbe essere inoltre necessario sottoporsi a test di vitalità e reazione dentale, a una valutazione radiografica attraverso l’uso di Rx oppure tramire TC cone beam che consente di visualizzare linee di frattura non evidenziabili con Rx tradizionali.

Per quanto riguarda gli interventi estetici, di ricostruzione o riattacco del frammento, sarà il dentista a valutare l’intervento più opportuno in base alla tipologia di fratture.

 

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