Si sente spesso parlare di granuloma dentale, ma poche persone sanno veramente di che cosa si tratti. Di fatto, non è altro che una infiammazione cronica, di norma asintomatica, dell’apice radicale e dei tessuti circostanti.
Può essere causata da carie, da fratture dentali o da scheggiature, in quanto si tratta di una vera e propria invasione di batteri che giungono dal canale radicolare. Qualora tale manifestazione non venga opportunamente trattata, può estendersi fino alla polpa dentale, andando a causare pulpiti o necrosi della polpa radicolare.
Durante le prime fasi dell’infezione, è possibile che il paziente non si renda conto di quanto sta accadendo, in quanto non avverte alcun sintomo. Tuttavia, la presenza dei batteri, a lungo andare, può portare alla comparsa di ascessi dentali o di fistole, ma anche di infezioni e di febbre alta.
Le diverse tipologie di granuloma
1. Granuloma dentale semplice
E’ il più diffuso, quando ci si trova di fronte a una formazione rotondeggiante, posizionata in corrispondenza dell’apice della radice.
2. Granuloma ascessualizzato
Non è altro che un ascesso dentale cronico, che si forma all’interno di un granuloma
3. Granuloma suppurato
Comporta una grave infiammazione della radice, a tal punto da produrre pus in grandi quantità.
Cause e sintomi del granuloma dentale
Il granuloma dentale può dipendere da pulpiti o necrosi pulpari non curate, ma anche da carie che hanno raggiunto uno stadio avanzato, da denti scheggiati e da traumi dentali (frammenti del dente possono penetrare in profondità e causare la comparsa del granuloma).
Tuttavia, tale patologia può presentarsi anche come complicanza di una estrazione dentale malriuscita, anche se piuttosto raro, o per via di una piorrea.
Infine, il granuloma può svilupparsi anche a seguito della penetrazione di un corpo estraneo nella gengiva o derivare da stati di irritazione cronici dovuti ad agenti chimici piuttosto irritanti. Per quanto riguarda i sintomi si può dire che il granuloma dentale, soprattutto quello più comune, può anche non dare alcun segnale della sua presenza, se non qualche disturbo lieve, come ad esempio una leggera pressione quando si mastica il cibo.
Nel caso in cui, invece, il granuloma sia sintomatico è possibile percepire mal di denti, fastidio intenso ed un notevole gonfiore a livello delle gengive.
Se non trattato opportunamente, il dolore tende ad aumentare e si possono formare cisti, fistole ed ascessi dentali.
Le modalità di trattamento
Considerato che il granuloma dentale è una infezione cronica, la terapia antibiotica non è certamente la strada migliore da intraprendere. Infatti, tale trattamento non consente di ottenere benefici, se non nel momento in cui il granuloma attraversa una fase acuta o qualora si voglia agire in maniera preventiva, per impedire che si possano sviluppare successive infezioni.
Dunque, è necessario propendere per la devitalizzazione del dente. Tuttavia, qualora la lesione granulomatosa si sia sviluppata su un dente devitalizzato, è possibile optare per un ritrattamento, a meno che non vi siano corone o costruzioni dentali complesse caratterizzate da perni in metallo.
In questi casi è consigliata un’apicectomia, ossia la rimozione chirurgica dell’apice radicale del dente infetto o, nei casi più gravi, è possibile che si debba procedere con l’estrazione del dente. Detto ciò è importante anche ricordare che il granuloma dentale necessita sempre di un trattamento dentistico e che non può guarire spontaneamente.
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